DHT

«La culture n’est pas un privilège» : per un Archivio digitale

del Teatro francese del Rinascimento (Digital Theatre Archives)

 

teatro TFR 

Il progetto Archivio digitale del Teatro francese del Rinascimento (Digital Theatre Archives) si collega al progetto Théâtre français de la Renaissance che portiamo avanti da molti anni

http://www.cinquecentofrancese.it/index.php/theatre-francais/storia-del-progetto-e-indice-dei-volumi

 

Il progetto, fondato sull’esigenza di accessibilità dei testi del teatro francese del Rinascimento[1], spesso conservati in rare edizioni o manoscritti, si concentrerà sullo studio per la conservazione, valorizzazione e accessibilità del patrimonio culturale europeo occupandosi di digitalizzare edizioni e documenti antichi e di identificare lo stile di un autore con sistemi automatizzati. Tale studio permetterà la diffusione della conoscenza digitale a favore dell’innovazione sociale, nella consapevolezza che la cooperazione fra l’accademia e le cosiddette istituzioni GLAM (‘Galleries, Libraries, Archives, Museums’) assume un ruolo chiave per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’intera società.

 

Obiettivi :  

  1. la costruzione di un archivio digitale (con DB bibliografici e DB testuali), in collegamento funzionale con altri archivi o biblioteche; la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio di manoscritti e stampe antiche detenuti dalle istituzioni culturali; 
  2. la creazione di edizioni scientifiche digitali (con annotazione, codifica e presentazione dei documenti con software di visualizzazione) che affiancheranno le edizioni cartacee della III serie; ci si propone infatti di affiancare alle edizioni cartacee di alcuni autori come Antoine de Montchrestien che usciranno nei prossimi volumi del TFR edizioni digitali della Reine d'Ecosse e dell’Aman dell’autore normanno con numérisation dell’edizione e trascrizione in XLM-TEI; 
  3. la trascrizione di documenti con strumenti digitali per il riconoscimento automatico dei caratteri; 
  4. l’organizzazione di seminari, corsi dottorali, convegni sulle tematiche del progetto.

 

Le attività di potenziamento delle DH contribuiranno alla conservazione e diffusione del patrimonio culturale letterario, permetteranno di interrogare i testi in modo complesso, capillare e interattivo e, avvalendosi della pubblicazione in modalità open-source e open-content, consentiranno diffusione, accessibilità e interoperabilità, rafforzando l’impatto della ricerca. 

Il Gruppo di Ricerca si propone di digitalizzare, ma soprattutto di analizzare e studiare con l’aiuto degli strumenti DH la trasmissione dei numerosissimi testi teatrali francesi originali o tradotti da altre lingue europee al fine di conservare tali testi e di favorire la loro conoscenza. Come era uso nell’epoca, le traduzioni sono molto spesso delle riscritture delle opere italiane, spagnole e latine interessanti per lo sforzo di rielaborazione concettuale, stilistica e linguistica che esse consegnano al pubblico europeo. Lo studio dei testi teatrali tradotti consentirà di meglio precisare gli intrecci tra culture e popoli diversi che dialogano ininterrottamente nell’Europa del Cinquecento e del Seicento intorno ai più vari temi (astrologici, politici, morali, scientifici…). 

Il progetto del gruppo prevede la forte ed intensa cooperazione internazionale con gruppi di ricerca che utilizzano le DH e le applicano in un contesto rinascimentale (BVH, Eveille, Renaissances, Editef, BVH …).  

Il progetto si colloca all’interno di una più ampia attività di ricerca del Gruppo di studio sul Cinquecento francese (www.cinquecentofrancese.it) dedicata agli studi fontistici, genetici e intertestuali con particolare riguardo alla elaborazione digitale di edizioni di testi rinascimentali francesi nel quadro della migrazione di testi e modelli del mondo antico e dell’Italia del Rinascimento nella cultura francese ed europea. La ricerca consiste nella costituzione di un archivio digitale dei testi pubblicati in Francia nel sedicesimo e inizio diciassettesimo secolo. Questi testi costituiscono una fondamentale testimonianza dell’episteme dell’epoca, fungendo da cerniera tra diffuse forme del discorso teatrale in generi e testi diversi e nell’ambito del pensiero rinascimentale. Il progetto ha come obiettivo finale  la costituzione di un archivio digitale open access che contenga edizioni diplomatiche e digitali delle opere selezionate, corredate da apparati critici e note di commento, oltre che da materiale documentale correlato, a sua volta collegato a testi drammatici del Rinascimento. 

 

 Il progetto prevede  

  1. la costituzione di un archivio digitale interrogabile in base alla ricerca di metadati;
  2.  la pubblicazione di edizioni scientifiche tra loro collegate attraverso relazioni ipertestuali su più livelli fra i vari testimoni di una singola opera e di più opere.

 

Il nostro archivio digitale colmerà una lacuna notevole, in quanto al momento sono disponibili iniziative di ampio respiro soltanto per altre epoche e per altri generi letterari, mentre risultano poco sviluppati progetti digitali dedicati al teatro francese del Rinascimento nella sua totalità. L’approccio che si intende adottare è altamente innovativo e si propone di tenere in giusta considerazione anche un contesto storico-letterario, quello della prima metà del Cinquecento, che finora è stato poco esplorato dalla critica. In prospettiva, il nostro lavoro permetterà di gettare nuova luce sul patrimonio culturale classico che viene recuperato e diffuso grazie al ruolo di Francesco I e della corte di Francia, ma anche di rimettere in discussione la doxa relativa alla nascita del teatro francese e la cronologia generalmente accettata, anticipando di quasi cinquant’anni la data convenzionale della nascita della tragedia francese propriamente detta. Un ampio spazio sarà dedicato al settore delle traduzioni dalle lingue classiche verso le lingue volgari oppure da una lingua volgare all’altra (in particolare francese, italiano, spagnolo). Questo versante permetterà di indagare a fondo la questione delle origini classiche della cultura europea e dell’incontro/scontro fra culture di Paesi che all’epoca si trovavano al contempo in una situazione di concorrenza e di reciproco influsso a più livelli (linguistico, letterario, sociologico). In quest’ottica l’archivio digitale fornirà edizioni digitali, documenti inediti e rari e svolgerà pienamente la funzione di accessibiltà, conservazione e trasmissione del patrimonio culturale all’interno di una dimensione europea e internazionale.

 

[1] Già il prof. Enea Balmas scriveva nel primo prospetto della collezione TFR che «La culture n’est pas un privilège». Si vedano le nostre conferenze in occasione del Convegno RSA 2021 e all’Università di Nanterre in ottobre 2021 (https://www.renaissances-upl.com).

 

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