I Du Bellay e l’Italia: diplomazia, fede, poesia
Come per molti gentiluomini francesi del primo Cinquecento l’ascesa cortigiana dei fratelli Jean et Guillaume Du Bellay – cugini del padre di Joachim – si intrecciò strettamente con l’avventura italiana di Francesco I. Fin dagli anni Venti, entrambi trovarono nella Penisola un palcoscenico sul quale mettere in mostra le loro capacità diplomatiche e militari. La prima parte di questo contributo mostra come a tale ascesa abbiano dato un contributo fondamentale Margherita di Navarra e la sua rete evangelica, che aveva ramificazioni in tutta Europa ma che non sopravvisse alla scomparsa della sua protettrice nel 1549. Nella seconda parte, viene successivamente studiata una figura emblematica della seconda generazione di uomini e donne dell’entre-deux, sempre più schiacciati tra le due opposte ortodossie in costruzione: il vescovo di Troyes Antonio Caracciolo, che intrattenne rapporti stretti con i Du Bellay e di cui viene qui presentata una raccolta di rime sacre, al fine di delineare la confluenza di temi e inclinazioni spirituali con la coeva produzione poetica di Joachim.